Immunodepressione: come si diagnostica e come si cura
- Cos’è il sistema immunitario?
- Quando si può parlare di immunodepressione?
- Tipologie, sintomi, cause, diagnosi e cura dell’immunodepressione
- Tipi di immunodepressione
- Immunodepressione, le cause
- Criterio di distinzione
- Criterio in base all’origine
- Immunodepressione: Sintomi
- Immunodepressione: Diagnosi
- Immunodepressione: Cura
- Conclusioni
Il sistema immunitario è uno scudo contro virus, batteri e malattie, ma purtroppo non sempre funziona a dovere. Cos’è l’immunodepressione e quali sono le sue cause? Come risolvere il problema? Come si cura ? Scopri qui tutto ciò che devi sapere.
Si sente parlare sempre più spesso di sistema immunitario in qualità di difesa dell’organismo dalle minacce interne ed esterne.
Purtroppo il corpo, pur essendo una macchina perfetta, viene messo a dura prova da alcune condizioni e certi comportamenti e può andare incontro all’immunodepressione.
Cos’è il sistema immunitario?
Il sistema immunitario è un complesso di cellule specializzate, organi, sostanze e mediatori in grado di difendere l’organismo dall’aggressione di agenti interni o esterni.
Questo sistema complesso si attiva ogni qual volta recepisce una minaccia interna (es. meccanismi malfunzionanti) o esterna (es. virus e batteri) all’integrità dell’organismo.
Quando si può parlare di immunodepressione?
Le difese immunitarie non sono infallibili e alcune volte possono funzionare in modo meno efficace o non funzionare affatto. Ci si trova di fronte a una condizione di immunodepressione o immunodeficienza.
Chi ne è affetto possiede difese immunitarie scarse o completamente assenti e finisce per ammalarsi più frequentemente degli altri.
Tipologie, sintomi, cause, diagnosi e cura dell’immunodepressione
Un sistema immunitario compromesso comporta una serie di problematiche, malattie e rischi, ma può essere sostenuto e rinforzato indagando la tipologia, i sintomi e le cause scatenanti.
Tipi di immunodepressione
Quando le difese immunitarie non sono efficaci o non funzionano portano a una immunodepressione che può essere classificata usando criteri diversi.
- Distinzione – Il criterio di distinzione punta a riconoscere quale elemento del sistema immunitario è stato compromesso.
- Origine – L’immunodepressione può essere ereditaria oppure acquisita in seguito a una condizione o un comportamento. In quest’ultimo caso si ricercano le cause.
La distinzione del tipo di immunodeficienza risulta importante per riconoscere le cause e individuare la cura giusta.
Immunodepressione, le cause
I criteri di distinzione ci riportano alle cause responsabili dell’efficacia o del malfunzionamento del sistema immunitario.
Criterio di distinzione
Applicando il criterio di distinzione è possibile individuare un tipo di immunodeficienza per ogni componente del sistema immunitario insufficiente o malfunzionante.
- Immunodepressione umorale – È legata alla carenza o all’assenza degli anticorpi, delle plasmacellule e dei linfociti B del sistema immunitario dovuta all’attività di agenti infettivi come la Giardia intestinalis o lo Streptococcus pneumoniae e alcune malattie come l’AIDS e la leucemia.
- Immunodepressione da carenza o assenza di linfociti T – Il deficit o l’assenza di linfociti T (globuli bianchi specializzati nella lotta contro le infezioni virali) è legato alla presenza di linfoma, chemio, trapianti e AIDS oppure all’attacco di agenti come la Listeria, l’Herpes simplex virus e alcuni funghi.
- Immunodepressione da neutropenia – Il sistema immunitario non funziona bene a causa della neutropenia, vale a dire una carenza o una mancanza di granulociti neutrofili (globuli bianchi che proteggono da agenti infettivi). A causarla può essere la chemio, il trapianto del midollo osseo o l’attacco di funghi (es. Candida e Aspergillus), enterococchi e streptococchi.
- Immunodepressione da asplenia – La milza partecipa alle difese immunitarie in quanto deputata allo sviluppo, alla specializzazione e allo stoccaggio dei linfociti. Tuttavia l’anemia a cellule falciforme, un trauma o l’azione di alcuni protozoi e batteri può comprometterla a tal punto da richiederne la rimozione.
Criterio in base all’origine
Per quanto riguarda il criterio in base all’origine si può distinguere una immunodepressione primaria di carattere congenito e una immunodepressione secondaria derivante da una condizione particolare.
Immunodeficienza primaria
Si tratta di una immunodepressione determinata da una condizione presente sin dalla nascita e quindi trasmessa dai genitori. A causarla possono essere varie anomalie dei cromosomi che gestiscono la risposta immunitaria.
Immunodeficienza primaria
Viene definita immunodeficienza secondaria quell’alterazione del sistema immunitario causata da alcune condizioni di natura reversibile o irreversibile sviluppate nel corso della vita.
Per esempio, una delle forme più comuni è l’immunodepressione da stress, visto che lo stress impatta negativamente sull’attività dei linfociti T e sulla formazione di anticorpi essenziali per le difese immunitarie.
Un’altra forma molto comune è l’immunodeficienza secondaria causata dalla carenza di nutrienti legata a diete restrittive e/o proibitive.
Il sistema immunitario può essere compromesso anche da un’infezione virale che può creare un circolo vizioso difficile da spezzare. Purtroppo si può parlare anche di immunodeficienza secondaria legata al virus HIV che, diversamente da quelle provocate da altre infezioni, non è transitoria.
Esiste un legame tra immunodepressione e tiroide in quanto un’alterazione della produzione e dell’attività degli ormoni tiroidei compromette la risposta immunitaria.
Si parla di immunodepressione e malattie autoimmuni quando il sistema immunitario si comporta in modo anomalo attaccando il corpo e distruggendo cellule e tessuti sani.
Immunodepressione: Sintomi
Quando il sistema immunitario funziona male o è completamente assente quali sintomi si avvertono? Dipende dalla causa e dalla malattia o dalla condizione derivante dal calo delle difese immunitarie.
Per esempio, in caso di immunodepressione determinata da infezioni in atto ai distretti dell’apparato respiratorio si soffrirà di raffreddore, sinusite, polmonite e così via.
Solitamente il corpo comunica un abbassamento delle difese immunitarie attraverso l’inappetenza, la stanchezza cronica, il dolore muscolare diffuso, la perdita di capelli, i rush cutanei e la febbre.
A grandi linee una persona immunodepressa, non godendo di difese immunitarie valide, contrae una malattia più spesso e più facilmente e guarisce più lentamente.
Immunodepressione: Diagnosi
La diagnosi di immunodepressione è importante per capire a quale tipo di terapia o intervento ci si può affidare per gestire o risolvere la situazione.
Per formulare una diagnosi, oltre all’esame obiettivo e all’anamnesi, lo specialista può prescrivere gli esami di quantificazione dei linfociti T, i globuli bianchi e gli anticorpi.
Il test anticorpale viene usato soltanto se i risultati non hanno dissipato i dubbi. Al paziente viene inoculato un vaccino al fine di valutate la risposta immunitaria: il corpo produce anticorpi se gode di buone difese immunitarie altrimenti non risponde.
In caso di sospetta immunodepressione congenita o malattia autoimmune il medico può prescrivere test genetici ed esami specifici.
Immunodepressione: Cura
Non esiste una cura universale per l’immunodepressione, visto che il trattamento dipende dalla condizione che ha causato il deficit o la mancanza delle difese immunitarie.
Quando le cause sono trattabili allora il sistema immunitario torna a funzionare normalmente rinforzandolo attraverso una dieta ad hoc e uno stile di vita sano. A volte viene raccomandato anche un integratore.
Purtroppo quando le cause sono difficili o impossibili da curare, come nel caso dell’immunodepressione primaria, si tende a ricorrere a terapie sostitutive in grado di limitare il rischio di infezioni e malattie.
In attesa di guarire o in concomitanza con la terapia sostitutiva, comunque, resta essenziale evitare qualunque situazione capace di abbassare le difese immunitarie o di causare infezioni virali, batteriche o fungine.
Purtroppo in molti casi di immunodepressione non possono essere inoculati vaccini vivi attenuati destinati a stimolare il sistema immunitario (malfunzionante o inesistente) e a prevenire altre condizioni in quanto contenenti la forma attiva dell’agente patogeno.
Conclusioni
L’immunodepressione è una condizione che può mettere a dura prova l’organismo e che va gestita il prima possibile per non incappare in infezioni, condizioni e malattie più gravi.
“DISCLAIMER:
Le informazioni contenute nel presente articolo hanno esclusivamente scopo informativo, e in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.
Esse non intendono e non devono mai sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.”